Sci Alpino
Quinto trionfo dell’asso svizzero sulla pista Gran Risa. Il miglior azzurro è Alex Vinatzer, ottavo
Foto di Pentaphoto
Una cinquina da fuoriclasse. Il gigante dell’Alta Badia celebra lo strapotere di Marco Odermatt, alla quinta affermazione nella classica della Gran Risa dopo i sigilli del dicembre 2021, 2022 e la doppietta dello scorso anno. Con una seconda manche fenomenale, che l’ha visto danzare tra le insidie di uno dei tracciati più spettacolari dell’intero Circo Bianco, il ventisettenne svizzero ha recuperato due posizioni e sbaragliato la concorrenza, completando così il suo weekend da sogno sulle Dolomiti.
“Nella ricognizione della prima manche avevo visto che c’erano tante irregolarità, mentre nella seconda mi sono accorto che la tracciatura concedeva spazio e così ho potuto attaccare”, ha dichiarato soddisfatto Odermatt ai microfoni della Rai dopo aver ottenuto la 41ª vittoria in Coppa del Mondo. “Sono davvero felice perché dopo tre gare senza punti per diversi motivi, sono riuscito a ritrovare continuità. Ho vinto in Val d’Isère, poi ieri in Val Gardena e ancora oggi, dimostrando che il gigante è ancora il mio punto di forza, in cui posso attaccare, dare il massimo e fare ancora tanti altri punti”. E una volta di più, Odermatt ha testimoniato il suo amore per la Gran Risa, scatenando gli spettatori nel parterre, ammirati dalla sua performance stellare. Grazie al sigillo di giornata, Odermatt ha allungato nella classifica generale di Coppa del Mondo (540 punti contro i 419 di Henrik Kristoffersen) ed è tornato a indossare anche il pettorale rosso di specialità in gigante, grazie a una sola lunghezza di vantaggio sempre sul tenace norvegese Kristoffersen (200 punti a 199).
La sorpresa di giornata è stata firmata da Léo Anguenot. Scattato col pettorale n° 24, il ventiseienne francese è stato bravo a inserirsi in nona posizione nella prima manche, ma ancora di più nella seconda a risalire fino alla piazza d’onore a 85 centesimi dall’imprendibile Odermatt (2’31”45) e a regalarsi così il primo podio in carriera. Il terzo posto se l’è aggiudicato il norvegese Alexander Steen Olsen (staccato di 88 centesimi), mentre il croato Filip Zubcic, in testa a metà gara, è scivolato in quarta piazza (a 93 centesimi). I primi tre classificati hanno ricevuto anche quest’anno i trofei realizzati dall’artista Daniele Basso, autore della scultura GIGANT, installata alla partenza della pista Gran Risa per i 30 anni della manifestazione: un trofeo che è un inno allo sport come pilastro nella società moderna. Odermatt, Aguenot e Steen Olsen hanno potuto festeggiare il podio stappando le bottiglie della Cantina Drusian e innaffiando il parterre.
Un tenace Alex Vinatzer è stato il miglior azzurro della giornata sulla Gran Risa, che si era aperta con il sorvolo delle Frecce Tricolori. Il finanziere gardenese classe 1999 ha tirato fuori gli artigli nella seconda manche ed è risalito dalla ventiquattresima all’ottava posizione, chiudendo a 1”94 dalla vetta. Queste le sue parole al traguardo: “Bello, perché sono riuscito a fare quello che volevo nella seconda manche. Dopo la prima ero infuriato e mi sono detto che avrei dovuto fare di più nella seconda, visto che ero stato troppo attento, timoroso, quasi fossi ad un corso maestri. Serviva tirare fuori tutta la grinta e sono contento di averlo fatto. Mi spiace non aver sciato al meglio nel pianetto finale, ma per ora va bene così”. Tredicesimo posto, invece, per il trentino Luca De Aliprandini (a 2”22).
Domani lo spettacolo prosegue in Alta Badia, passando dalle porte larghe ai pali snodati. La prima manche dello slalom è prevista alle 10, mentre la seconda alle 13.30. La gara verrà trasmessa in tv in tutto il mondo e in Italia sarà visibile in diretta su Rai2 ed Eurosport 1. Saranno sei gli azzurri in gara: Alex Vinatzer, Tobias Kastlunger, Stefano Gross, Tommaso Saccardi, Simon Maurberger e Matteo Canins.
23/12/2024
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