Giro delle Dolomiti
Concluso il Giro delle Dolomiti 2025. Il rinomato evento altoatesino dedicato al ciclismo si è chiuso con la vittoria dei coniugi Meyer
Foto di Sportissimus
Il Giro delle Dolomiti 2025 è giunto alla sua conclusione. Il rinomato evento altoatesino dedicato al ciclismo si è chiuso con la vittoria dei coniugi Michael e Janine Meyer, tedeschi di Colonia. La vittoria di Janine Meyer non è mai stata in pericolo, nemmeno nella tappa finale all’Alpe di Siusi, mentre in campo maschile è continuata la sfida tra Michael Meyer e l’altoatesino Georg Widmann. Ad avere la meglio tra i due nella classifica generale è stato il ciclista tedesco.
Sotto una leggera pioggerellina Georg Widmann ha sorpreso gli organizzatori del 48° Giro delle Dolomiti prima del via da Fiera Bolzano. Anche l’altoatesino, infatti, ha preso parte alla tappa finale, sebbene giovedì avesse dichiarato di essere impossibilitato per motivi di lavoro. Ma, viste le premesse entusiasmanti, il ciclista di Termeno non ha voluto perdersi l’opportunità di imporsi nella classifica generale. Widmann, infatti, era secondo a soli 25 secondi dal leader Michael Meyer ed entrambi avevano vinto due tappe del Giro delle Dolomiti. Tutto lasciava presagire, dunque, un avvincente finale nell’ultima crono in montagna, disputata tra l’Infopoint di San Valentino e Compatsch (Compaccio).
Widmann si è potuto rallegrare della terza vittoria di tappa: ha tagliato il traguardo nei pressi della Huber Schwaige dopo 21’04”. Ma per un soffio ha mancato la vittoria nella classifica generale. Meyer, infatti, ha raggiunto il traguardo della frazione cronometrata (6,2 chilometri/ 530 metri di dislivello) 21 secondi dopo Widmann. Così Meyer è rimasto in testa alla classifica generale con 4 secondi di vantaggio su Widmann e si è aggiudicato la vittoria del 48° Giro delle Dolomiti.
Fair play tra avversari
“Georg (Widmann, N.d.R.) e io abbiamo dato vita a una sfida incredibile e oggi sono stato felice di vederlo alla partenza. Sognavo da tempo di vincere un’edizione del Giro delle Dolomiti, per cui ora sono felicissimo”, si è rallegrato Meyer dopo la premiazione. Widmann, uno dei primi a congratularsi con lui, ha perso con fair play: “Michael ha meritato la vittoria generale. Ha più di dieci anni in più di me e mi ha messo alla prova. Tanto di cappello!” Nella quinta e ultima tappa si è classificato terzo l’austriaco Andreas Crivellin (21’54”), che ha ottenuto lo stesso piazzamento anche nella classifica generale.
Janine Meyer fa filotto
In campo femminile, invece, Janine Meyer ha mostrato in modo netto perché era ritenuta la principale favorita ancora prima che il 48° Giro delle Dolomiti iniziasse. La ciclista di Colonia ha vinto anche la quinta tappa, con un tempo di 22’49”. Nella quinta frazione cronometrata la sua connazionale Julia Jedelhauser le è stata alle calcagna (22’54”), ma nel complesso Meyer non ha lasciato spazio a dubbi. È evidente, leggendo la classifica generale: la vincitrice, che aveva vinto il Giro delle Dolomiti anche nel 2022, ha fatto gara a sé con più di nove minuti di vantaggio. “Sapevo di avere buone chance di vittoria, ma sapevo anche di dover fare attenzione alle avversarie. Alla fine è andata bene, ne sono molto contenta”, ha affermato Meyer al termine del Giro delle Dolomiti.
Jedelhauser, che si era presentata al Giro da campionessa uscente, si è classificata al secondo posto della classifica generale. Il terzo posto, invece, è andato a Carmen Moser: l’altoatesina della Val Sarentino è salita sul terzo gradino del podio anche nell’ultima tappa (23’38”).
Personalità di primo piano e organizzatori soddisfatti
Alla tappa conclusiva all’Alpe di Siusi hanno fatto onore anche alcune personalità di primo piamo degli sport invernali. Gli ex sciatori Werner Heel e Peter Fill, lo sciatore alpino Florian Schieder, lo snowboarder Aaron March, lo slittinista Leon Haselrieder e il telemarkista Raphael Mahlknecht hanno preso parte alla tappa di casa: tutti loro, eccetto Heel, risiedono in comuni dell’altipiano. Pure Rainer Senoner, a capo della leggendaria Coppa del mondo di sci sulla Saslong, ha pedalato di buona lena, come anche l’ex asso della discesa Werner Perathoner e Raimund Plancker, a lungo allenatore di sci e ora assistente dei direttori di gara FIS.
Della partecipazione di questi volti noti si è rallegrata anche Bettina Ravanelli, presidente dell’associazione organizzatrice ASD Giro delle Dolomiti. Ma non solo: “Alla fine siamo stati fortunati con il tempo, anche se lunedì e venerdì c’è stata della pioggia. La cosa più importante, però, è che nessuno abbia subito infortuni. Voglio ringraziare tutti i nostri volontari e, in particolare, i nostri sponsor, senza i quali non sarebbe stato possibile organizzare questo Giro delle Dolomiti. Grazie, inoltre, alle forze dell’ordine e ai Comuni che ci hanno aiutato con le necessarie chiusure delle strade. Non vediamo l’ora che arrivi l’estate del 2026 e con lei la prossima edizione, la 49a, del Giro delle Dolomiti!”
25/07/2025
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