Giro Next Gen
La corsa dedicata ai grandi talenti del ciclismo mondiale prenderà il via il prossimo 15 giugno da Rho e si concluderà a Pinerolo
Otto tappe, 1057 km, 14.100 metri di dislivello. E' questo il menù del Giro Next Gen, organizzato da RCS Sport per conto della Federazione Ciclistica Italiana e in collaborazione con il Ministero per lo Sport e i Giovani che titolerà l'evento con Carta Giovani Nazionale. Presentata questa mattina presso Rho Fiera la corsa dedicata ai migliori talenti Under 23 del ciclismo mondiale che prenderà il via proprio da Rho il 15 giugno, con una cronometro individuale, per terminare a Pinerolo dopo otto frazioni variegate che offriranno chances ad ogni tipologia di corridore. Snodi cruciali in ottica classifica generale saranno gli arrivi in salita di Passo Maniva (tappa 3) e Prato Nevoso (tappa 7), prima del gran finale in Piemonte con una frazione da oltre 2000 metri di dislivello. Nell'albo d'oro del Giro Next Gen figurano tra gli altri alcuni dei top riders del Giro d'Italia come Juan Ayuso, vincitore della frazione di Tagliacozzo, e Thomas Pidcock.
- TAPPA 1, RHO - RHO TUDOR ITT, 8.4 KM
Cronometro individuale cittadina impegnativa per l’articolazione del percorso che si snoda con una continua alternanza di curve e rettilinei che oltre alla potenza richiederà una discreta capacità di guida. Percorso completamente piatto con lievissime ondulazioni.
- TAPPA 2, RHO FIERA MILANO - CANTÙ, 146 KM
Tappa leggermente ondulata destinata quasi certamente a una volata di gruppo a meno che lo strappo negli ultimi 2 km dall’arrivo non favorisca un finisseur. Si percorrono le ondulazioni brianzole e varesine fino a sfiorare la Svizzera per poi raggiungere Cantù dove i ciclisti affronteranno 2 giri di circuito di quasi 30 km. Circuito molto nervoso con diversi strappetti e cambi di direzione e conseguenti rilanci. Da segnalare il rettilineo di arrivo tutto in leggera salita.
- TAPPA 3, ALBESE CON CASSANO - PASSO DEL MANIVA, 143 KM
Primo arrivo in salita del Giro Next Gen. Lungo avvicinamento fino al lago d’Iseo attraverso le pianura Brianzola e Bergamasca in un continuo passare di abitato in abitato. Dopo Sarnico raggiunta Iseo si scala il Passo Tre Termini (noto tra i ciclisti come Polaveno) che immette nella Val Trompia. Da quel momento la strada sale sempre e dopo San Colombano inizia la salita finale che porta al Passo Maniva (Cima Coppi del GNG25).
- TAPPA 4, MANERBIO - SALSOMAGGIORE TERME, 148 KM
Tappa mista che inizia con una parte interamente pianeggiante fino al primo passaggio sull’arrivo dove inizia un lungo circuito con alcune salite medio-brevi che rappresentano tutte le difficoltà della tappa. Probabile volata di un gruppo ristretto.
- TAPPA 5, FIORENZUOLA D'ARDA - GAVI, 153 KM
Tappa appenninica che scala il Passo Penice verso la metà e raggiunge l’arrivo con una concatenazione successiva di salite, sempre meno elevate. Si transita nel finale dal Passo Coppi (toponimo recentemente adottato) all’incrocio con la strada di Castellania Coppi (città natale del Campionissimo che dal 2019 ne contiene ufficialmente il nome).
- TAPPA 6, OVADA - ACQUI TERME, 155 KM
Ultima occasione per le ruote veloci. Si tratta di una tappa prevalentemente pianeggiante con brevi strappi, tra i quali vanno segnalate le salite di Cassinasco e Sant’Ambrogio. Finale privo di difficoltà fino alla probabile volata di un gruppo selezionato.
- TAPPA 7, BRA - PRATO NEVOSO, 163 KM
Tappone di montagna del GNG25. Da Bra fino a Dogliani, poco dopo il km 100 di corsa, la tappa ricalca i faticosi saliscendi della Granfondo Bra Bra passando da Guarene, Neive e Serravalle Langhe per citarne alcuni. Passata Dogliani si lasciano le Langhe e attraverso il Monregalese si arriva alla salita finale già teatro di arrivi del Giro d’Italia professionisti. Ultimi abitati attraversati Frabosa Soprana e Frabosa Sottana.
- TAPPA 8, PINEROLO - PINEROLO, 141 KM
Tappa mista con alcune salite anche impegnative che potrebbero definire la classifica laddove ci fossero distacchi ridotti tra i ciclisti. Dopo una prima parte a sud di Pinerolo ci si porta verso la Val di Susa scalando il Colle Braida e in seguito la Colletta di Cumiana. Dopo un primo passaggio sulla linea di arrivo si scala il muro di via dei Principi di Acaja e Pramartino dal suo versante più impegnativo. Rientro su Pinerolo con ancora il muro in pavé di via dei Principi di Acaja a pochi chilometri dall’arrivo.
26/05/2025
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