Olimpiadi

Presentate al Salone d’Onore del CONI le squadre nazionali del Tiro a Segno che prenderanno parte ai Giochi Olimpici di Parigi

Foto di Marco Massetti

Da Roma a Parigi: l’Italia del Tiro a Segno si appresta a vivere l’appuntamento più atteso del triennio. I Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024 distano ormai poche settimane e nella prestigiosa location del Salone d’Onore del CONIvenerdì 12 luglio, l’Unione Italiana Tiro a Segno ha presentato, dinanzi ad autorità, partner e media, le squadre che si apprestano a volare alla volta del poligono francese di Châteauroux


Tra le autorità presenti al Salone d’Onore, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, il Presidente della ISSF Luciano Rossi e il numero uno della UITS Costantino Vespasiano.


Sono tredici gli atleti italiani che si sono guadagnati il lasciapassare per i Giochi di Parigi, sette per le Olimpiadi (26 luglio - 11 agosto), record eguagliato, e sei per le Paralimpiadi (28 agosto - 8 settembre). Un risultato consistente considerando che il ciclo olimpico è stato di un anno più breve e che il numero delle carte olimpiche disponibili è stato diminuito di 20 unità rispetto all’ultima edizione.


Quelli del Tiro a Segno azzurro sono numeri di comprovata eccellenza, che arrivano al termine di una lunga fase di ripartenza per la UITS dopo anni di commissariamento. Un risultato giunto al termine di un triennio di crescita costante sia sotto il punto di vista dei risultati che dello sviluppo degli atleti più giovani. Se grazie alla qualità delle squadre Olimpiche, il presente poggia su basi solide, i recenti risultati ottenuti dai giovani tiratori azzurri ai Campionati Europei Juniores di Osijek rappresentano la più grande assicurazione per un futuro luminoso del Tiro a Segno italiano.


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LE SQUADRE PER PARIGI 


Compongono la squadra Olimpica per Parigi 2024, Edoardo Bonazzi (G.S. Fiamme Gialle), Barbara Gambaro (G.S Fiamme Oro), Danilo Dennis Sollazzo (C.S. Carabinieri) per quanto concerne la carabina, mentre Federico Nilo Maldini (C.S. Carabinieri), Riccardo Mazzetti (G.S. Esercito), Paolo Monna (C.S Carabinieri) e Massimo Spinella (G.S. Fiamme Gialle) prenderanno parte ai contest di pistola


Il sestetto al via dei Giochi Paralimpici è invece formato da Livia Cecagallina (TSN Monza), Gianluca Iacus (Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa), Roberto Lazzaro (TSN Galliate), Andrea Liverani (Fiamme Oro), Pamela Novaglio (TSN Gardone) per la carabina, mentre Davide Franceschetti (Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa) prenderà parte alle prove di pistola.


Guida entrambe le squadre il Direttore della Preparazione Olimpica e Paralimpica Pierluigi Ussorio. “Sono fiducioso perché i Giochi Olimpici arrivano al termine di un percorso che ha visto protagonisti i nostri ragazzi ai massimi livelli. Questo significa che arriviamo a Parigi con la possibilità di essere competitivi, ma a patto di affrontare le sfide “step by step”: le qualificazioni ci impongono di stare subito sul pezzo. Una volta superate, possiamo pensare alla gestione delle finali”.


“Rispetto alle passate Olimpiadi cambierà anche la gestione dell’evento – spiega Ussorio. – in quanto le finali si terranno il giorno successivo alle qualifiche. Sappiamo che ad eccezione di Mazzetti, Monna, Novaglio e Liverani, gli altri non hanno esperienza ai Giochi Olimpici e proprio per questo è importante il lavoro di squadra che stiamo facendo: dallo staff tecnico a quello sanitario, alla parte mentale”.

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SOGNI E SPERANZE: COMPETITIVI SU OGNI FRONTE


Sono Danilo Dennis Sollazzo e Paolo Monna, almeno sulla carta, le punte di diamante della Nazionale Italiana ai Olimpiadi di Parigi 2024, rispettivamente nella carabina e nella pistola. Vice Campione del Mondo nel 2022, Sollazzo sarà impegnato, assieme a Edoardo Bonazzi, nei contest individuali di carabina 10m ad aria compressa, carabina 3 posizioni da 50m e potrà essere selezionato per far parte del Mixed Team di carabina, insieme a Barbara Gambaro, nella gara dai 10m.


Paolo Monna sarà invece il punto di riferimento nel settore della pistola. Il pugliese, campione europeo in carica di pistola ad aria compressa da 10m a Gyor, ambisce a entrare nella finale Olimpica e sogna di conquistare qualcosa di importante. Al suo fianco Federico Nilo Maldini, vincitore in stagione del Torneo Mondiale di Qualificazione Olimpica tenutasi a Rio de Janeiro.


Il veterano Riccardo Mazzetti e l’esordiente Massimo Spinella proveranno invece a togliersi delle soddisfazione nel contest di pistola automatica da 25 m. Nella gara più imprevedibile del programma Olimpico, Mazzetti si è laureato recentemente argento europeo a Osijek. Spinella fa invece della consistenza il suo punto di forza, così come l’altoatesina Barbara Gambaro che sarà impegnata nei contest individuali di carabina ad aria compressa 10m, carabina 3 posizioni 50m e la gara di Mixed Team dalla breve distanza. 


Il sestetto che prenderà parte ai Giochi Paralimpici ha in Davide Franceschetti la sua stella più luminosa. Specialista della pistola, sia dai 10 che dai 50 metri, il tiratore classe ’91 ha conquistato recentemente un argento e un bronzo agli Europei di Granada. 


Con lui, Andrea Liverani, bronzo nella carabina ai Giochi di Tokyo 2020, e Pamela Novaglio, protagonista nel biathlon agli ultimi Giochi Paralimpici, sono atleti che hanno maturato forti esperienze a livello internazionale. Completano la squadra altri tre specialisti della carabina, Gianluca IacusLivia Cecagallina e Roberto Lazzaro, tutti desiderosi di lasciare il segno sul poligono di Châteauroux.

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DA MORIGI A CAMPRIANI, I TRIONFI DEL TIRO AZZURRO


Con 12 medaglie conquistate ai Giochi Olimpici (5 ori, 4 argenti, 3 bronzi) e 13 ai Giochi Paralimpici (5 ori, 2 argenti, 6 bronzi), l’Italia è uno dei Paesi di riferimento a livello mondiale per quanto concerne il Tiro a Segno, uno sport tra i più globalizzati e competitivi del panorama a cinque cerchi.


Alle Olimpiadi, tiro a segno italiano ha battuto il primo colpo ai Giochi di Los Angeles 1932 grazie all’oro di Renzo Morigi ma è nell’ultimo trentennio che il movimento ha fatto un salto di qualità con l’incredibile trionfo di Roberto Di Donna al Wolf Creek Shooting Complex di Atlanta nella pistola da 10 metri, in una magica prima giornata per i colori azzurri. Oro Olimpico seguito da un bronzo conquistato nella Pistola Libera.


Ad Atene 2004 è stata la carabina di Valentina Turisini a regalare l’argento all’Italia nella gara 3 posizioni, prima dello show di Niccolò Campriani ai Giochi di Londra 2012, oro nella carabina 3 posizioni e argento dai 10 metri. Nella stessa Olimpiade, soddisfazioni anche per la pistola grazie all’argento di Luca Tesconi nella gara a 10 metri. Le ultime gioie Olimpiche per l’Italia del Tiro a Segno sono storia del 2016, con il doppio trionfo e la consacrazione a leggenda di “Nicco” Campriani, oro sia nella carabina a 10 metri che nel contest 3 posizioni.


La storia del tiro azzurro ai Giochi Paralimpici è invece più recente ma ugualmente carica di trionfi e soddisfazioni. L’edizione di Seul 1988 è stata quella delle prime medaglie, ben 5, tutte conquistate nella carabina: tre ori firmato dal leggendario Santo Mangano, la vittoria di Gabriele Celegato e l’argento di Rita Pieri


Mangano riuscì a ripetersi anche a Barcellona ‘92 con un’altra medaglia d’oro, mentre ad Atlanta 1996 arrivarono altre 5 medaglie ma con nessun acuto. Dopo un lungo digiuno, il tiro a segno azzurro è tornato a far festa ai Giochi di Tokyo 2020 grazie al bronzo di Andrea Liverani, presente anche a Parigi 2024.


HANNO DETTO:

 

Giovanni Malagò, Presidente del CONI: "Complimenti alla UITS e al Presidente Vespasiano: il Salone d'Onore del CONI è il contesto migliore per presentare le squadre che andranno a Parigi 2024. Gestire un ente pubblico non è mai facile, ma oggi possiamo dire di essere molto felici di come questo percorso sia stato fatto. I risultati sportivi sono lì a dimostrarlo: il tiro a segno farà parte in maniera importante di un contingente italiano da record con 403 atleti qualificati. Il tiro a segno non è solo le Olimpiadi, ma addirittura la storia delle Olimpiadi".

 

Luca Pancalli, Presidente del CIP: "La UITS e il Presidente Vespasiano hanno sempre espresso grande attenzione per lo sport paralimpico. A Parigi ci saranno 6 atleti qualificati: dobbiamo ringraziare tutti, responsabili e tecnici in primis. L'olimpismo e il paralimpismo ormai si fondono in un'unica onda positiva. Il tiro a segno dal 1980 c'è sempre stato alle Paralimpiadi: da Santo Mangano, uno dei più grandi tiratori paralimpici della storia sino alla medaglia di Andrea Liverani ai Giochi di Tokyo. Voglio dare un consiglio a tutti: vivete le emozioni, dai momenti di gara a quelli di comunità, perché queste ve le porterete per tutta la vita".

 

Luciano Rossi, Presidente della ISSF: "Il Tiro a Segno è la storia delle Olimpiadi e da Presidente della ISSF mi sento di promettere che la nostra disciplina non sarà più marginalizzata. A Los Angeles torneremo a vivere l'atmosfera Olimpica nel cuore della città, ma di certo non possiamo trascurare quello che succederà a Châteauroux dove stiamo organizzato una ISSF Media House per accogliere tutti e far sentire gli atleti a casa".

 

Costantino Vespasiano, Presidente della UITS: "Gli ultimi anni, dopo la pandemia, non sono stati facili: siamo dovuti ripartire riorganizzando dapprima l'Unione Italiana Tiro a Segno e poi il settore tecnico. Pierluigi Ussorio è diventato il Direttore della Preparazione Olimpica e Paralimpica e questo ha dato ordine e forza a tecnici e tiratori. I risultati sono frutto di un grande lavoro che ha pagato e che ci auguriamo paghi anche nelle prossime settimane a Châteauroux. Un grazie particolare ai Gruppi Sportivi militari per come ci hanno supportato, il personale della UITS e chi ha sempre voluto il bene del tiro a segno italiano".


12/07/2024