Scherma
Classe 2000 e Campione del Mondo in carica di Fioretto, Tommaso Marini è il primo protagonista delle interviste olimpiche di Eurosport
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A cura di Marco Castro, comincia la serie di interviste di Eurosport.IT ad alcuni degli atleti italiani che vedremo protagonisti tra pochi mesi ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Il primo è Tommaso Marini, campione del mondo nel fioretto individuale a Milano: «Punto sempre al massimo. Le mezze misure non mi piacciono, l'importante è avere la consapevolezza di aver dato tutto».
Anconetano classe 2000, allievo di scherma della nobile scuola di Jesi, Tommaso Marini tira forte e pensa positivo verso Parigi 2024, anche se… «Credo che l’Olimpiade sia una gara molto particolare. Ci sono dei casi in cui non vince il migliore, ma chi quel giorno è stato più concentrato o che ha avuto anche il fattore C, che è fondamentale».
Tommaso Marini rivive con fierezza il giorno del suo trionfo iridato davanti al pubblico ci Milano: «L'oro mondiale non mi ha fatto pensare di essere il più forte del mondo. Ma ho capito di poter e saper fare certe cose, e che i limiti fisici non possono essere dei limiti. E quindi zero scuse. Milano mi ha dato degli strumenti in più per capire il mio valore».
Sui cambiamenti della scherma in linea evolutiva e planetaria: «Sicuramente tutti noi puntiamo a un oro, sia individuale che a squadre. Però non è facile. Forse le persone comuni sono rimaste un po’ indietro: qualche anno fa l’Italia era fortissima e aveva dei talenti molto rari, come Vezzali, Trillini o Di Francisca. C’è anche da dire che il livello generale, soprattutto nel fioretto maschile, è molto più alto rispetto ad allora».
Infine, una battuta sul primo campione italiano dell’Australian Open Jannik Sinner: «Da piccolo ero indeciso tra scherma e tennis, gli è andata proprio bene che poi ho scelto il fioretto invece della racchetta!».
07/03/2024
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