Marcialonga
Cerimonia di apertura a Trento con 36 bandiere a sfilare sulla neve: campioni e senatori in festa in Piazza Duomo
Foto di Organizzatori
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La Marcialonga meritava una cerimonia d’apertura eccezionale per celebrare la cinquantesima edizione, e così è stato. Questa sera Piazza Duomo di Trento si è trasformata in uno ‘stadio’ con una pista da fondo che partiva da Via Belenzani e faceva il giro della fontana del Nettuno illuminata, così come le facciate del Duomo con il prezioso stemma dorato: Marcialonga “The Number 50 Edition”.
Le voci del coro della Sosat hanno inaugurato la speciale cerimonia con le canzoni montanare e l’inno della Marcialonga, datato 1971, a celebrare la storia del territorio trentino, mentre a fianco scorrevano le splendide immagini in bianco e nero e quelle più recenti della mitica Marcialonga. Sulla pista in centro a Trento hanno sfilato molti personaggi che hanno scritto la storia della granfondo trentina, e molti giovani fondisti provenienti da alcuni sci club locali che hanno portato con onore le 36 bandiere in rappresentanza delle varie nazioni iscritte alla 50.a edizione di domenica. A fare da apripista è stato Mario Cristofolini, presidente della LILT di Trento, a sventolare la bandiera dell’Argentina, seguito dagli inarrestabili senatori Fabio Lunelli (classe 1943), Odillo Piotti di 83 anni, Luigi Delvai (classe 1943), fiammazzo doc accompagnato dalla nipote Clarissa, e Costantino Costantin. A portare con orgoglio la bandiera della Finlandia c’era Juha Viljamaa, presidente della Worldloppet, seguito dalla Soreghina Sabrina Pellegrin a sfilare con la bandiera dell’Irlanda. Il pubblico ha poi applaudito l’arrivo di Ulrico Kostner, primo vincitore della Marcialonga nel 1971, il campione Fulvio “Bubo” Valbusa, ultimo italiano a vincerla, Fernando Zorzi, storico volontario e infine il patron Angelo Corradini, vestito di tutto punto in stile vintage per l’evento.
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Sul palco sono saliti il sindaco di Trento Franco Ianeselli e il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti: “Marcialonga è patrimonio di tutto il Trentino, oltre che delle Valli di Fiemme e Fassa”. Il presidente Corradini ha poi consegnato il trofeo in legno a Ianeselli e Fugatti, in ricordo della 50.a edizione.
Infine il pubblico ha accolto con un grande applauso i fantastici tre campioni olimpionici fiemmesi: Franco Nones, primo oro olimpico a Grenoble 1968 con il pettorale numero 26, Cristian Zorzi medaglia d’oro e Antonella Confortola, medaglia di bronzo, nella staffetta di Torino 2006, poi c’era Fulvio Valbusa, quest’ultimo a ricevere dalla giovane fondista Camilla Morelato il pettorale numero 760 di Marcialonga che indosserà domenica. Il finale è stato scoppiettante, con esplosioni di luci, colori e coriandoli a dare l’avvio ufficiale alla 50.a Marcialonga. Domani primo atto, con lo start della Marcialonga Baby alle 15.30, la suggestiva Marcialonga Story alle 16.30, e l’apertura delle porte al Palafiemme di Cavalese per il ritiro dei pettorali.
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26/01/2023
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