Tour de Ski

Oggi 10 e 15 km in classico Mass Start in Val di Fiemme, penultima tappa del Tour de Ski. Ecco come è andata

C’era una frenetica attesa per un grande spettacolo, oggi in Val di Fiemme, con la Mass Start 10K del Tour de Ski e le ragazze non hanno deluso le attese, e con la 15K maschile a vivacizzare il pomeriggio, confermando la netta supremazia di Johannes Høsflot Klæbo e “uccidendo” l’entusiasmo del pubblico italiano accorso ad incitare Francesco De Fabiani: una caduta nel corso del primo giro ha tolto ogni speranza, cullata, di podio.

Tra le donne un pronostico forte dava per favorita la russa Natalia Nepryaeva e lei, dopo aver temporeggiato e controllato nelle prime fasi di gara, ha poi vinto andando a consolidare la sua leadership nel Tour dopo 5 tappe di questa vivace 16.a edizione. Partenza della 10K sotto un pallido sole, una temperatura ‘primaverile’ ed anche con un buon pubblico nonostante l’obbligo di green pass e mascherina. Il ritmo di gara si fa subito molto elevato sin dalle prime battute, con la svedese Hagström che tenta di staccarsi dal gruppo, ma viene prontamente ripresa e subito dopo, al km 3, la connazionale Andersson prova ad allungare il gruppo.

Il colpo decisivo si vede a metà gara quando Andersson, Heidi Weng, Parmakoski, Nepryaeva, Hennig e Stadlober si staccano dal gruppo formando un sestetto al comando fino all’ultimo km. Il bonus secondi del 6° km se lo aggiudica la svedese Andersson seguita dalla Weng e dalla Parmakoski. Le sei in testa fanno il vuoto e metro dopo metro guadagnano secondi preziosi sulle inseguitrici Niskanen, Tiril Weng, Sorina, Matintalo, Kylloenen a 25” al km 7.5, e a 30″ c’è la statunitense Diggins, che era molto attesa, mentre la prima azzurra Caterina Ganz è 19.a a 1’01”.

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Siamo agli ultimi 1000 metri quando la Nepryaeva, con il pettorale giallo di leader in classifica, con un’azione strabiliante lascia le avversarie sulla salita ‘Zorzi’ e vola al traguardo dimostrando una grinta incredibile, accompagnata dal boato del pubblico che l’aspetta all’arrivo. Nepryaeva chiude in solitaria in 29”51’3, davanti alla norvegese Heidi Weng a 3.7” e alla finlandese Krista Parmakoski. Slitta dal podio la svedese Ebba Andersson, ora seconda in classifica generale soltanto a 1”12 dalla leader Nepryaeva, seguita dalla finlandese Niskanen. Prima delle azzurre è la moenese Caterina Ganz, 23a, che come previsto scala posizioni in classifica generale fino al 20° posto. Bene anche l’ampezzana Anna Comarella che chiude la gara 25a, prendendo qualche punticino in CdM.

Poi cala il sole, si abbassano le temperature e… si alza il sipario sulla 15K maschile. Sfortunato inizio di gara per l’azzurro Francesco De Fabiani, che nei primissimi km cade rompendo anche uno sci e rovinando così una delle gare del Tour su cui puntava molto, con il pubblico valdostano arrivato oggi a sostenerlo, oltre a papà Giancarlo e alla sorella Susanna. Nelle prime fasi della gara si posizionano in testa il russo Chervotkin e i norvegesi Toenseth, Oestberg e Nyenget che marcano stretto Klæbo. Al km 6.4 passano al comando il finlandese Iivo Niskanen, i norvegesi Klæbo, Valnes e Amundsen e il russo Alexander Bolshunov, sono poi proprio Niskanen e Klæbo al km 8.9 a tentare la fuga con Bolshunov che cerca di ricucire.

Il finale in solitaria di Klæbo inizia al km 11.4, guadagnando 9” sul finlandese Niskanen, subito dopo i russi Spitsov, Chervotkin e Bolshunov. L’azione di Klæbo è a dir poco maestosa ed incrementa ancora di 16.9 il suo vantaggio nelle fasi finali sull’inseguitore Niskanen, chiudendo così la gara in solitaria in 41’31”2 a 20”8 da Niskanen, il russo Chervotkin è terzo. Miglior italiano è il valtellinese Maicol Rastelli, 23°, mentre termina la gara 27° il valdostano Federico Pellegrino, rimasto a lungo entro i 15. Il pettorale giallo di leader del Tour de Ski rimane al norvegese Klæbo, seguono a 2’ il russo Bolshunov e a 2’49 il finlandese Niskanen, slitta al 13° posto il valdostano De Fabiani.

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Tour de Ski deciso? Si, no, forse! Domani con la Final Climb del Cermis si assisterà a un vero duello al femminile tra Russia, Svezia e Finlandia. Non ci si può dimenticare degli USA. La Diggins oggi ha perso posizioni e secondi preziosi, ma la Nepryaeva, per quel che può valere, lo scorso anno sul Cermis ha perso molto terreno. Ci contano così Ebba Andersson, prima nella Final Climb 2021, Kerttu Niskanen, con un fisico coriaceo, Krista Parmakoski, Heidi Weng, unica norvegese rimasta a combattere per le prime posizioni e che ha già assaggiato due volte il gusto del successo al Tour, e Jesssie Diggins che ha vinto il Tour 2021 e che ha mal digerito la caduta a Oberstdorf. Sarà un bel match, a cui si potrebbe aggiungere anche la russa Tatiana Sorina, una che quando c’è da combattere è sempre vivace nei duelli.

Per i maschi sembra ormai tutto delineato. Johannes Hoesflot Klæbo comanda i giochi con due minuti su Bolshunov, che possono essere un’eternità o anche un’inezia. Il norvegese ha sicuramente tutti i numeri per firmare di nuovo il Tour de Ski. Possiamo pensare che Bolshunov intenda mandare all’attacco gente forte come Yakimushkin, Spitsov, Chervotkin, Maltsev e Semikov. Non hanno nulla da perdere e possono scompaginare i progetti del reuccio di questo Tour, quel Klæbo che ha già incamerato 4 vittorie su cinque gare. C’è poi Niskanen, un pericoloso ‘cane sciolto’ a lottare con un branco di lupi affamati di vittoria. Gli azzurri sono fuori dai giochi, ma saranno comunque da applaudire. E il pubblico sarà il solito ingrediente fondamentale per il successo fiemmese. Stiamo parlando della Final Climb, inimitabile salita sulle rampe dell’Alpe Cermis che assegnerà il Trofeo di Cristallo, prima però ci sarà la Rampa con i Campioni con tanti amatori, saranno al via anche Northug e Legkov, Dyrhaug e Pankratov. Ce n’è abbastanza per scaldare l’ambiente, prima che alle 11.30 le ragazze aggrediscano la Olimpia III, e alle 15.25 toccherà ai maschi.

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03/01/2022