Marcel Hirscher

Il ritiro di Marcel Hirscher, il più grande sciatore di tutti i tempi, segna la fine di un'era

Mercoledì Marcel Hirscher ha annunciato il suo ritiro dallo sci alpino, mostrandosi appagato e sereno nella sua decisione durante il suo discorso in diretta televisiva davanti ad un audience formata da oltre 120 media internazionali a Salzburg, in Austria, la sua terra nativa.
 
“Oramai non è più una sorpresa, ma questo è il giorno in cui metto fine alla mia carriera di sciatore” ha detto Hirscher durante la diretta al Salzburg Gusswerk. “Non volevo commettere l’errore di uscire di scena al momento sbagliato: me ne vado da vincitore.”
 
La scelta di Hirscher segna la fine di un’era che porterà per sempre il suo nome, il traguardo di una delle carriere sportive più incredibili della storia: conta ben 4554 giorni da quando è iniziata fino alla sua conclusione.
 
In questo periodo di tempo, Hirscher ha gareggiato 245 volte in World Cup e 24 volte ai Giochi Olimpici e ai Campionati del Mondo, correndo per un totale di 7 ore, 17 minuti, 50 secondi e 40 centesimi di secondo.



 
Gareggiando con il suo stile inimitabile ha riscritto la storia dello sci ed è diventato l’eroe di tutti i tempi, vincendo la Coppa del Mondo per otto volte consecutive e conseguendo altre 12 coppe di specialità: sei nello slalom e altre sei nello slalom gigante.
 
Sommando tutto, ha conseguito 67 vittorie nella World Cup, circa 138 podi e ha vinto 2 ori e un argento alle Olimpiadi. Con 7 titoli mondiali e 4 medaglie d’argento, Hirscher si può definire il campione del mondo tra i campioni del mondo.

In un’intervista live con Marco Büchel, Hirscher ha dichiarato di aver preso in considerazione tuttto prima di arrivare a prendere la decisione giusta al momento giusto.

“Questo è il momento migliore per smettere. Mi sento bene ed è giusto così.”

Hirscher avrebbe benissimo potuto continuare a correre e probabilmente a vincere, ma ha dichiarato che tutti questi anni in vetta alle classifiche mondiali lo hanno provato molto.
 
“Mantere un livello cosi alto richiede uno sforzo sempre maggiore, anno dopo anno,” spiega. “Finora ne è sempre valsa la pena. Rifarei tutto allo stesso modo. Ma ad un certo punto realizzi che le batterie del tuo corpo si stanno esaurendo. Partecipare ai mondiali di Åre, nonostante fossi malato, e vincere di nuovo la medaglia d’oro, è stata sicuramente la scelta giusta. Ma cose di questo tipo lasciano il segno e non so più se riesco a pagare questo prezzo.”
 
Alla domanda “quale è stato il momento più bello della tua incomparabile carriera” Hirscher risponde: “Sicuramente il mio titolo mondiale nel 2013 alla World Cup di Schladming. In effetti, avrei potuto smettere già allora, perché sapevo che dopo questa vittoria non avrei più potuto provare una sensazione simile. Il fatto di aver vissuto cosi tanti momenti incredibili e conseguito altrettanti successi mi fa sentire estremamente grato. Ho raggiunto i miei obiettivi, ho portato a termine la mia missione.”
 
Effettivamente Hirscher ha vinto tutto ciò che si può vincere nello sci e vanta una serie di record: non solo le otto vittorie consecutive nella Coppa del Mondo, ma anche quello di atleta più vincente di tutti i tempi nella storia dei campionati del Mondo con 7 medaglie d’oro e 4 d’argento. È, inoltre, l’unico sciatore ad aver vinto 4 mondiali consecutivi: Schladming 2013, Vail/Beaver Creek 2015, St. Moritz 2017 e Åre 2019.
 
Questi risultati gli hanno garantito una notevole reputazione anche al di fuori dello sci. Nel 2017 l’Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali (ANOK) lo ha eletto “Sportivo Europeo dell’Anno”, titolo che ha ricevuto 5 volte in Austria. L’Équipe lo ha nominato “Sportivo Mondiale dell’Anno” ed Eurosport “ Sportivo dell’Anno 2018”.
 
Hirscher non ha semplicemente condizionatolo sci, lo ha cambiato. Guardando indietro, ha dichiarato: “Quando mi sono infortunato ed ero al top della forma, nel 2011 ho dovuto saltare i Campionati del Mondo di Garmisch-Partenkirchen e lì ho imparato che: un piccolo miglioramento nei materiali si traduceva in un leggero miglioramento in gara, senza la necessità di migliorare la mia prestazione.”



 
“Tutto ciò mi ha permesso di prendere consapevolezza nei confronti del professionismo. Negli anni passati con la squadra ho subordinato tutto il resto, anche le mie esigenze personali, se non rientravano nel piano generale.”
 
La superstar dello sci si è mostrata, nella sua ultima apparizione pubblica, più modesta che in tutta la sua lunga carriera .
 
“Non ho mai fatto nulla da solo”, ha detto Hirscher, accennando cosi al segreto del suo successo.
 
Tra i ringraziamenti speciali ci sono quello a suo padre Ferdinand, che gli ha fornito le basi per la sua carriera, sostenendolo da vicino, ricoprendo il ruolo di mente strategica dietro ai suoi successi; a sua madre Sylvia e a suo fratello Leon, che gli hanno sempre guardato le spalle e, in particolare, alla moglie Laura.
 
“Quando ci siamo conosciuti non ero ancora nessuno” ha detto. “Mi ha supportato in tutto durante questi anni, sia nei giorni buoni che in quelli cattivi.”

Ha anche ringraziato la sua squadra per aver sempre mantenuto, come lui, un atteggiamento professionale ed entusiasta e per aver svolto un ottimo lavoro.

“Qualche anno fa, dopo il quinto successo alla Coppa del Mondo, ho provato a scrivere su un foglio i nomi di tutte le persone che hanno in qualche modo contribuito al mio successo” ha detto. “Era impossibile già allora. Ho anche rimpicciolito il carattere, ma mi vengono sempre in mente nomi nuovi da aggiungere, tanto che con il tempo questo foglio di carta diventerebbe sicuramente un grande poster!”
 
Hirscher ha anche ringraziato i suoi fans e tutta la comunità del mondo dello sci: “Grazie a tutti coloro che mi hanno guardato sciare dal loro salotto”.
 
Riguardo alle domande relative al suo futuro, risponde, “Adesso? Voglio godermi un po’ casa mia. Voglio veder crescere mio figlio, il mio ometto, e fare tutto ciò che non ho fatto finora. Dopo questo evento, torno alla mia vita ordinaria.”
 
Non ha un piano strategico per il post carriera, data anche la decisione presa da cosi poco tempo. “Le idee e le possibilità sono tante, ma mi prenderò del tempo per pensare,” ha detto. “Sono determinato nel voler trovare un modo per trasmettere la mia esperienza e dare qualcosa ai giovani per rendere più semplice il loro percorso. E riguardo me, mi conoscete: tutto ciò che è velocità mi piace.”
 
“Non vedo l’ora di trascorrere un inverno da comune fan dello sci e guardare qualche bella gara. Dalla prossima stagione mi aspetto un grande duello tra Henrik Kristoffersen e Alexis Pinturault - non me lo perderò."



 

05/09/2019