Dobbiaco-Cortina
Confermata con limitazione di iscritti la classica granfondo 42 km in classico e 32 km skating il 23 e 24 gennaio
Granfondo Dobbiaco-Cortina, neve a go-go. La pista che sabato 23 e domenica 24 gennaio ospiterà la 44.a edizione dell’affascinante granfondo che arranca lungo quella che un tempo era la massicciata della ferrovia che univa il Cadore con l’Ampezzano e la Val Pusteria è in condizioni davvero ottimali.
In questo periodo, con la pandemia a farla da padrona, è decisamente difficile organizzare eventi sportivi rispettando i severi protocolli imposti dalle autorità e che diventano d’obbligo per la sicurezza di atleti e organizzatori.
Il presidente Santer, dopo aver incassato l’ok dei Comuni, ha confermato che la 44.a Granfondo Dobbiaco-Cortina si farà, con qualche limitazione ma si farà, e col vice presidente Igor Gombac, col segretario generale Gianna Di Lorenzo e con la coordinatrice dell’evento Stephanie Santer sono sotto pressione tra riunioni e adeguamento delle regole. Responsabili dei protocolli anti Covid-19 saranno Nathalie Santer, in qualità di direttore di gara, ed Anna Santer, Covid-Manager.
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Per garantire il distanziamento sociale e un’adeguata sicurezza generale quest’anno è stato abbassato notevolmente il limite degli iscritti. Quindi per la gara in tecnica classica di sabato 23 saranno ammessi al massimo 600 atleti, gara che è stata confermata nel prestigioso circuito Ski Classics e che vedrà al via i migliori interpreti mondiali delle lunghe distanze, norvegesi compresi a dispetto di quanto successo in Coppa del Mondo. Nell’elenco iscritti compaiono anche alcuni russi che seguono tutto il campionato delle lunghe distanze, ma non è escluso che qualche altro russo della Coppa del Mondo che nelle scorse settimane ha soggiornato all’Hotel Santer di Dobbiaco non possa prendere il via. Era successo anche un paio di anni fa con Sergej Ustiugov, e tra il resto compare già tra gli iscritti sua moglie Elena Soboleva con i colori del Team Futura, team che ha confermato anche i campionissimi Dementiev e Legkov.
Per la giornata in tecnica libera della domenica, invece, il tetto massimo di iscritti è attestato a 450. Una scelta dovuta per la salvaguardia della salute, un tema prioritario per gli organizzatori. Sempre nel rispetto delle norme anti contagio, non sono possibili iscrizioni in loco il giorno della gara.
Le due competizioni, davvero storiche visti i 44 anni di vita dell’evento, propongono come lo scorso anno 42 km in classico e il giorno successivo 32 km in tecnica libera, entrambi con partenza dall’aeroporto di Dobbiaco e con lo striscione d’arrivo in pieno centro a Cortina, con passaggi alla Nordic Arena, Lago di Dobbiaco, vista Tre Cime, Cimabanche, luoghi che soprattutto gli stranieri hanno imparato ad apprezzare negli anni. Sicuramente con il Covid che attanaglia tutto il mondo gli stranieri saranno in calo, di contro stanno aumentando gli appassionati italiani.
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Hanno già dato conferma della propria presenza i tanti professionisti del circuito Ski Classics, di cui la Granfondo Dobbiaco-Cortina è partner privilegiato, e dunque si ripeteranno le solite spettacolari sfide, trasmesse in diretta da molte emittenti TV sparse in tutto il mondo.
Varianti in tema Covid riguardano anche il trasporto degli atleti da Cortina a Dobbiaco ma con capacità dei bus al 50%, come prevedono le norme. Tutti i partecipanti dovranno indossare la mascherina nel pre gara e nel post gara, nulla di strano perché ormai succede anche nella vita comune, e a tutti sarà controllata la temperatura corporea con i termo scanner.
Per i ritardatari le iscrizioni sono ancora aperte, ma fino al raggiungimento del tetto massimo previsto. Non sarà possibile iscriversi nelle giornate di gara.
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07/01/2021
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