Olimpiadi Pechino

La campionessa olimpica dei 500 metri ha commentato la sua ennesima vittoria in Coppa del Mondo verso Beijing 2022

Arianna Fontana è stata ospite di Poligono 360, il vodcast di Eurosport Italia dedicato agli sport invernali e condotto da Dario Puppo e Max Ambesi. Vincitrice di 8 medaglie olimpiche nello Short Track, compreso l’oro nei 500 metri a PyeongChang 2018, a trentun anni Arianna Fontana s’è da poco aggiudicata la Coppa del Mondo di specialità nei “suoi” 500«Una soddisfazione per me che sono campionessa olimpica in carica e sicuramente una bella spinta in vista delle prossime Olimpiadi. Sia per essermi presa un anno di pausa e per la situazione Covid, iniziare così è di grande stimolo».

Seguono le dichiarazioni di Arianna Fontana nel corso di Poligono 360:

CHI BEN COMINCIA - L'inizio di stagione è stato bello intenso. Alla prima tappa di Coppa del Mondo non sapevo bene a che punto ero, ma è sempre così alla prima gara. Nessuno ha la consapevolezza di essere pronto dopo la preparazione. Dopo le prime gare ho notato di stare bene e che riuscivo a muovermi anche in modo più facile rispetto al passato. Ciò mi ha dato più confidenza per provare diverse cose in gara che poi dovrebbero tornarmi utili alle Olimpiadi. Ora mi sto prendendo quattro o cinque giorni di pausa per staccare sia fisicamente che mentalmente, come da programma. Poi, a dicembre avrò un blocco d’allenamento veramente duro e intenso in vista delle Olimpiadi.

IN CARICAMENTO - Sicuramente non ero al 100%. perché l'obiettivo finale sono le Olimpiadi. Sono ancora un po' imballata. Anche l'altro giorno nei 500 metri sono rimasta un po' sorpresa perché stavo veramente male a inizio giornata e il mio allenatore mi aveva detto che potevo anche non gareggiare, per riposare. Poi, invece, ho abbassato il mio record personale di quasi mezzo secondo. Nonostante tutto sono riuscita a pattinare bene e fare buoni tempi senza essere nella condizione ottimale.


UN’ALTRA COPPA DEL MONDO - Il fatto di aver vinto di nuovo la Coppa del Mondo dei 500 metri (dopo 10 anni, ndr) è stata una bella soddisfazione, soprattutto perché non era il mio obiettivo primario per queste coppe. L'obiettivo era entrare nelle finali A o nelle finali B e gareggiare con le migliori per provare diverse strategie e vedere anche loro come reagivano se io ero in gara oppure no. Poi, sicuramente, una volta in finale non mi sono fatta sfuggire l'occasione di andare a medaglia.

IL FILO DI ARIANNA - Fin da subito l'allenatore della squadra ha detto: «Quando ci sei tu in pista è un altro ambiente, anche le altre ragazze sono più concentrate e vogliose». Sono contenta perché faccio da stimolo e loro lo sono per me, e credo che questo nelle staffette porti a buoni risultati. Io, Schulting e Boutin possiamo giocarci la medaglia in tutte le distanze, perché siamo state le più costanti. Poi ci sono sempre le coreane che daranno battaglia, e le cinesi che giocano in casa.




30/11/2021