Gino Bartali, mio papà
In occasione della partenza da Israele della 101° edizone del Giro d'Italia ecco la riedizione del libro su Gino Bartali
In occassione della partenza della 101ma edizione del Giro d'Italia, che per la prima volta partirà fuori dall'Europa, TEA pubblica una riedizione di un libro immancabile nella libreria di un appassionato di Ciclismo e di Sport in Generale: stiamo parlando di Gino Bartali, mio papà.
Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 2012 e scritto dal figlio Andrea, scomparso lo scorso anno, che narra tutta la vita e la carriera del padre ripercorrendo la giovinezza, il dramma della guerra e la gloriosa carriera.
Nel 2018 la Corsa Rosa partirà da Israele, paese che ospiterà le prime tre tappe, che ha deciso di dedicare il passaggio del Giro alla memoria di Gino Bartali, insignito della carica di "Giusto tra le Nazioni"; la massima onorificenza dell'ente israeliano alla Memoria della Shoa.
La pubblicazione non narra esclusivamente le gesta sportive ma anche quelle umane che a lungo, per stesso volere di Bartali, sono rimaste nascoste. Molti anche i passaggi che ripercorrono la rivalità con Fausto Coppi che, come si scoprirà, in realtà al di fuori delle gare era un amico fraterno di Gino, poi profondamente toccato dalla tragica scomparsa del "Campionissimo".
Ma il libro è anche l'occasione per riscoprire un Italia dimenticata, quella delle campagne e della povertà del post Prima Guerra Mondiale che hanno costretto Bartali e la sua famiglia a faticare ogni giorno per guadagnarsi i beni di prima necessità. Poi l'occasione, non condivisa iniziamente dalla famiglia, di intraprendere la carriera di sportivo che dovrà giocoforza interrompersi a causa del secondo conflitto che vedrà Bartali protagonista nascosto di numerose imprese umanitarie che lo hanno visto rischiare grosso in più di un'occasione.
Insomma, una testimonianza sportiva-storica tutta da leggere e che in questa riedizione vede un ricordo personale di Gioia, figlia di Andrea e nipote di Gino, aprire l'opera.
Nel 2018 la Corsa Rosa partirà da Israele, paese che ospiterà le prime tre tappe, che ha deciso di dedicare il passaggio del Giro alla memoria di Gino Bartali, insignito della carica di "Giusto tra le Nazioni"; la massima onorificenza dell'ente israeliano alla Memoria della Shoa.
La pubblicazione non narra esclusivamente le gesta sportive ma anche quelle umane che a lungo, per stesso volere di Bartali, sono rimaste nascoste. Molti anche i passaggi che ripercorrono la rivalità con Fausto Coppi che, come si scoprirà, in realtà al di fuori delle gare era un amico fraterno di Gino, poi profondamente toccato dalla tragica scomparsa del "Campionissimo".
Ma il libro è anche l'occasione per riscoprire un Italia dimenticata, quella delle campagne e della povertà del post Prima Guerra Mondiale che hanno costretto Bartali e la sua famiglia a faticare ogni giorno per guadagnarsi i beni di prima necessità. Poi l'occasione, non condivisa iniziamente dalla famiglia, di intraprendere la carriera di sportivo che dovrà giocoforza interrompersi a causa del secondo conflitto che vedrà Bartali protagonista nascosto di numerose imprese umanitarie che lo hanno visto rischiare grosso in più di un'occasione.
Insomma, una testimonianza sportiva-storica tutta da leggere e che in questa riedizione vede un ricordo personale di Gioia, figlia di Andrea e nipote di Gino, aprire l'opera.
02/05/2018
Ti potrebbe interessare anche:
Julia Jedelhauser e Mauricio Cuartas si sono imposti nuovamente nella crono in montagna ipotecando il Giro delle Dolomiti
Giro delle Dolomiti: anche il Sellaronda è di Mauricio Cuartas e Julia Jedelhauser
Mauricio Cuartas e Julia Jedelhauser vincono la prima tappa del 47° Giro delle Dolomiti: ecco come è andata
Lunedì 22 luglio al via il Giro delle Dolomiti, arrivato quest'anno alla 47ma edizione: sono 5 le tappe in programma
Elisa Longo Borghini vince il Giro d'Italia Women. A Kimberley Le Court Pienaar l'ultima tappa de L'Aquila