Arrampicata

Intervista al più forte arrampicatore italiano in gara al Rock Master Due, Stefano Ghisolfi pronto per Arco

Il più forte arrampicatore italiano, Stefano Ghisolfi, ha conquistato un sesto posto al Mondiale lead giapponese, e farà parte del lotto di atleti che competeranno il 31 agosto ad Arco in Trentino, nel Rock Master Duel, assieme ad altri sfidanti del calibro di Adam Ondra, vincitore della competizione nelle ultime quattro annate e del titolo lead laureandosi campione del mondo in Giappone, Jakob Schubert, giunto terzo assoluto, Marcello Bombardi, Max Rudigier, Jan Hojer, Alberto Ginés López, William Bosi, mentre tra le donne gareggeranno Hannah Schubert, Laura Rogora, Jenya Kazbekova, Mina Markovic, Mia Krampl – vicecampionessa del mondo lead dietro solamente alla fenomenale Garnbret, Claudia Ghisolfi, Molly Thompson e Mei Kotake.

I due Ghisolfi, Stefano e Claudia, sono piemontesi, ma ormai ‘adottati’ dalla comunità arcense: “Per me Arco è casa – afferma il primo, atleta poliedrico che si cimenta tra lead, boulder, speed ed arrampicata su falesia, tra i candidati al podio del “Duel” al Climbing Stadium di Arco -  gareggiare qui mi dà motivazioni in più, come giocare in casa su un campo da calcio. Anche il pubblico è dalla mia parte, e questo è molto emozionante”. Al Rock Master Duel, Ghisolfi partecipò per la prima volta nel 2013 e giunse quarto lo scorso anno.

Stefano, cosa ti viene in mente quando senti la parola “Duel”? “Il Duel è una formula un po’ particolare che si vede solo al Rock Master. Mi piace perché è visto come il Rock Master ma in maniera più ‘amichevole’. Ci sono due vie uguali identiche di difficoltà che considero un misto tra lead e speed, perché nell’eseguire la propria performance bisogna andare allo stesso tempo anche veloci. Non esistono competizioni ufficiali di questo tipo. Molto bello perché è divertente e si fa solo una volta l’anno, c’è un’atmosfera tra gli atleti molto particolare, senza tensione. Poi quando si gareggia si trasforma tutto”.


Chi saranno i tuoi avversari principali? “Adam Ondra come favorito e Jakob Schubert che trova sempre il modo di finire a podio. Credo che il Duel avvantaggi gli atleti lead, ma bisogna avere la caratteristica di andare veloci. Nella lead ci si può fermare e riposare con un limite di sei minuti di tempo, mentre nel Duel negli scorsi anni si è andati sotto il minuto, non ci sono momenti per pensare, bisogna solo andar forte”.

Si creano amicizie nel vostro ambiente? “In gara siamo rivali ma fuori siamo amici, andiamo a scalare assieme anche con Ondra e Schubert che sono i miei principali avversari, quest’ultimo abita ad Innsbruck dove vado spesso ad allenarmi. Credo che questo sia dovuto anche alla tipologia di sport, sei da solo contro la parete e vince sempre chi arriva più in alto, non c’è scontro fisico diretto. Te la puoi prendere solo con te stesso”.

Prima del “Duel” si svolgeranno i Mondiali Giovanili, che ricordi hai e cosa consigli ai ragazzi?“Io vi ho partecipato per parecchi anni, non ad Arco perché nel 2015 non ero più junior, esperienza bellissima per lo stesso motivo del duello. Non è un mondiale senior, atmosfera rilassata ma livello altissimo”.

Hai già adocchiato qualche atleta che potrà impensierirti in futuro? “Ce ne sono parecchi, alcuni giapponesi in particolare. Il livello sta aumentando, ci sono tanti ragazzi di 15 o 16 anni davvero molto forti”.

Cosa deve fare un atleta che sogna di fare della propria passione un mestiere? “Avvicinarsi alla disciplina ora è molto facile, una volta occorreva che qualcuno ti portasse, adesso ci sono tantissime palestre in città, anche per chi vive lontano dalla montagna. Consiglio comunque di andare su falesia, io ho cominciato in palestra perché è più comodo, ti dà tante possibilità in più, ma poi occorre trasferire la passione su roccia, l’aspetto più bello dell’arrampicata”.

L’entrata al Rock Master Duel del 31 agosto sarà gratuita per il pubblico e le sfide verranno trasmesse sui canali di Rai Sport dalle 22.30 alle 23.45.



20/08/2019